venerdì 18 marzo 2016

'uomo del grano.

"Nazareno Strampelli, l'uomo del grano."

Da ragazzo sentivo dire: "à semmenète ròje versure a ggrène strambèlle" ed io non essendo figlio di contadini, non ne capivo il significato. Lo sentivo dire spesso anche da mia madre questo termine, quando l'accompagnavo al mulino re "Capacchióne", immancabilmente  chiedeva farina strambèlle ed io continuavo a non capire. Solo tempo fa, parlando con mio cugino Salvatore Sanità del glorioso Pastificio Fredella trasferitosi da Sant'Agata a Foggia, tirammo in ballo il termine "Strambèlle" e questo dette la spinta alla mia ricerca. 

Il termine deriva dal genetista ricercatore maceratese Nazareno Strampelli, nato a Crispiero il 1866, che nel primo novecento rivoluzionò il mondo dell'agricoltura con i suoi esperimenti di ibridazione delle varie specie di grano. Prima di allora si selezionavano solo i campioni migliori, ma della stessa specie di grano. Era necessario creare un tipo di grano a taglia bassa, che maturasse prima d'agosto, per evitare la siccità estiva e che resistesse alla ruggine bruna.

Nel 1900 Strampelli inizia con gli esperimenti di ibridazione, all'inizio sono insuccessi, in più il denaro necessario non c'è, ma lui non demorde; poi arriva un aiuto da parte del deputato Cappelli, che lo chiama nella nostra Capitanata, dove possiede diversi apprezzamenti di terreno e tra le varietà che Strampelli riesce a creare c'è anche quella di grano duro che nel 1923 sarà intitolato al signor Cappelli ed è una farina pregiata, conosciuta ancora oggi col nome di "Cavalirere Cappelli".

Siamo in piena epoca fascista, quando l'Italia importava tutto il suo grano da Stati Uniti e Russia e Mussolini vuole il ricercatore a Roma, in quella che resterà famosa come "la battaglia del grano", almeno questa, vinta e senza spargimento di sangue.

A consentire, tra il 1925 e il 1933, il raddoppio della produzione cerealicola italiana e la riduzione dell’import da 21 milioni di quintali ad appena 5, furono infatti le eccezionali innovazioni introdotte nei campi italiani da Nazareno Strampelli, l'uomo della "battaglia del grano" e delle straordinarie intuizioni nel campo della genetica agraria, Strampelli è l'agronomo le cui ricerche per il miglioramento della specie del frumento sono note in tutto il mondo. Più famoso all'estero che in Italia.

Strampelli è uomo schivo, dedito principalmente alla ricerca, non brevettò mai il suo studio, cosa che lo avrebbe reso ricchissimo e rifiutò invano la nomina a senatore, e non ricevette mai il Nobel che avrebbe ben meritato; forse perché lo etichettavano fascista.
Lo ricorderemo per sempre come l'uomo del grano.
Una lapide all’esterno della sua casa a Crispiero, reca la scritta:
 “dove cresceva una spiga di grano ne fece crescere due”.
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martedì 1 marzo 2016

C'era una volta in America: Ennio Morricone

Giustizia è fatta! Finalmente è stata premiata con l'Oscar l'arte del più grande ideatore di musiche da film di sempre, il maestro  Ennio Morricone, un italiano.
Per una volta ci troviamo a celebrare un grande del cinema ancora in vita. 
Va bene il premio alla carriera, ma l'Oscar non lo aveva mai vinto; nonostante le centinaia di colonne sonore per films tutti di successo che avevano avuto riconoscimenti e fatto di lui una leggenda vivente. Qualcuno l'ha accostato ai grandi della musica di tutti i tempi.
Cosa sarebbe un film senza una colonna sonora? Probabilmente un bel racconto, fatto di immagini invece che di parole, ma si sentirebbe la mancanza di quel valore aggiunto che solo la musica può dare. 
Ricevendo il Globe il maestro ha detto  che "non ci sarebbero grandi colonne sonore, senza grandi film" ed è stato certamente modesto, perché l'affermazione si potrebbe ribaltare: una grande colonna sonora conduce per mano lo spettatore e lo coinvolge nella storia che sta seguendo; o se non altro dimostra il fatto che il cinema è un fatto corale ed al successo concorrono in tanti.
Qualcuno ha scritto che le coinvolgenti composizioni e gli arrangiamenti di Ennio Morricone trasportano la nostra esistenza su un altro piano, rendendo il quotidiano simile alle scene di un film. 
Ennio Morricone è stato un autentico innovatore: quando, nel 1964, scrisse la colonna sonora per il western "Per un pugno di dollari" vincoli economici gli impedirono di utilizzare una grande orchestra. Così il suo genio creò un nuovo tipo di musica che per mezzo secolo ha dettato lo stile della musica da film, ma che ha anche influenzato e ispirato un gran numero di musicisti, nell'ambito del pop, del rock e della musica classica in generale,
Nel giorno del successo, tributiamo onore ad un grande della musica, ad un compositore geniale che il mondo ci invidia: al maestro Ennio Morricone.