mercoledì 28 gennaio 2009

25 luglio. La mia casa.

Forse è perché il pensiero ha guadagnato un periodo di tregua ed ha mollato la presa sui problemi contingenti che può tranquillamente spaziare su temi che solitamente incontra solo di sfuggita. A volte mi capita di pensare alla mia casa, quella della mia fanciullezza, dove collezionavo sogni a buon mercato, speranze e progetti che non avrei mai visto prendere reale consistenza.
Mi sovviene il vociare festoso dei troppi fratelli e quando essi vagavano per strada, mi ritorna alla memoria il silenzio che aleggiava dentro la mia casetta; allorchè ero solo con mia madre e imbrattavo paginette di un quadernino dalla copertina nera e lucida; comunque pago della sola sua presenza che mi dava tanta sicurezza.
Eppure quel focolare l’avrei presto abbandonato, desideroso com’ero di camminare con le mie sole gambe; di conquistarmi presto un posto in prima linea, nella trincea della vita.
La mia casa ora me la invento nei repentini viaggi della fantasia, vi faccio ritorno nei discorsi con le persone care. Quel parlottare allegro, misto di nostalgie, non traduce bene il desiderio che effettivamente ho di far ritorno nel mondo della spensieratezza che più non mi appartiene.Ora la mia casa è l’amore che mi porto dentro per i miei genitori, due persone che non ci sono più; due vecchi che non avevano niente; eppure mi hanno dato tutto.

martedì 27 gennaio 2009

Avevo deciso...

Avevo deciso di non affrontare temi diretti della politica in questo blog, un po’ per rispetto delle opinioni di tutti ed anche perché ciclicamente sconcertato di comportamenti grotteschi da parte dei nostri politici. Il mio è un atteggiamento, a dire il vero, altalenante: quando sono proprio saturo me ne estranio del tutto; ma poi sono vittima di tivvù passiva e finisce che mi faccio riprendere dallo sconforto di sempre. In questo momento di crisi economica e sociale le priorità del nostro paese sembrano essere : 1) dichiarare guerra al Brasile per mettere in galera uno che si chiama Cesare Battisti; 2) eliminare, sparando da destra e da sinistra, uno che si chiama Villari; 3) impedire ad uno che si chiama Povia di cantare a San Remo “Luca era gay”; 4) convocare in Commissione per l’Infanzia uno che si chiama Paoli, autore della canzone “Il pettirosso” in cui una bambina prova pietà per il pedofilo che le muore fra le braccia senza aver compiuto l’atto perverso. 5) convincere, addirittura da parte del nostro Premier, uno che si chiama Fiorello perché non passi a Sky. Potremmo continuare l’elenco di queste priorità, ma quelle esposte sono sufficienti per permetterci alcune riflessioni. Oggi sono stati concessi i domiciliari allo stupratore romano dell’ultimo dell’anno, perché italiano, di buona famiglia, perché sotto l’effetto di alcool e droga. perché ha collaborato e perché si è pentito. Se fosse stato uno straniero, avrebbe avuto sicuramente un trattamento diverso e sarebbe stato a rischio di linciaggio; proprio come è avvenuto invece per il romeno di Guidonia, sospettato dello stupro della ragazza aggredita in macchina. Uno stupro dovrebbe essere uno stupro e basta, esulando dalla cittadinanza di chi lo compie. Berlusconi dichiara: “Ci vorrebbero tanti soldati quante sono le belle donne e credo che non ce la faremmo mai”, poi annuncia trentamila militari nelle città italiane; ma se si va a vedere, la finanziaria ha fatto i tagli più impressionanti proprio sulle forze dell’ordine e particolarmente sulla polizia. Mi chiedo cosa fa la politica, oltre a partorire esternazioni di stampo pre-elettorale? Bastano davvero i militari da soli per debellare questa ondata di atti bestiali contro le donne? Il vero stupro la polica lo compie verso di noi quando resta inerme, scatenando i raid punitivi a sfondo razziale di questi giorni o le minacce della ragazza violentata alla Fiera di Roma di farsi giustizia da sola. Forse la politica dovrebbe smettere il gioco snervante dei nostri contro gli indiani, dei guelfi contro i ghibellini; stimolare invece una riflessione di una rivolta culturale e morale dell’individuo rispetto all’odioso crimine dello stupro e puntare trasversalmente alla risoluzione di problemi che riguardano la gente comune, come poter sbarcare il lunario o girare liberamente in città più pulite e più sicure.

lunedì 26 gennaio 2009

Prontuario di informatica

ACCOUNT: Dispositivo che permette l'accesso a determinati servizi informatici, dietro inserimento di username e password. creare o acquistare un account, vuol dire fare una richiesta affinché vengano assegnati uno user id e una password con le quali l'utente può accedere ad un servizio.
ADWARE: Software che raccoglie informazioni per spedire messaggi pubblicitari ad hoc (fa parte della categoria degli spyware)
ALLEGATO: Si chiamano allegati i file spediti insieme a un messaggio di posta elettronica. Si possono inviare come allegati file di qualsiasi tipo: documenti di testo, immagini, programmi completi, ecc. Vi consigliamo di fare sempre molta attenzione agli allegati, perché possono contenere al proprio interno virus che danneggiano il computer.
ANTISPAM: Strumento di sicurezza informatica progettato per contrastare lo spamming. Con tale termine si indica l'insieme dei messaggi di posta elettronica non sollecitati.
ANTISPYWARE: Software che cerca nel nostro computer tracce di programmi che installano dati o programmi a nostra insaputa per sapere quello che facciamo con il PC.
ANTIVIRUS: Strumento di sicurezza informatica progettato per intercettare, bloccare e rimuovere i virus informatici.
BLOG: Contrazione di web log. Sono delle pagine web, che possono essere create senza avere particolari competenze tecniche e che permettono, a chi le legge, di lasciare dei commenti. Hanno la caratteristica di assomigliare ad una specie di diario online, in cui ogni nuova pubblicazione viene inserita in ordine cronologico con data e ora di pubblicazione.
BROWSER: Programma che permette di esplorare la rete World Wide Web. È necessario per consultare le informazioni presenti in rete sul proprio computer (tra i browser più diffusi c’è Microsoft Internet Explorer).
CD ROM: CD che si può solo leggere, non scrivere. La capacità massima di un CD-ROM è di 700 MB
CHAT: È il luogo d'incontro in rete fra utenti che, in tempo reale, possono comunicare fra loro utilizzando quasi esclusivamente il testo (ma anche voce e immagini) come modalità di comunicazione e trasferimento dati.
CLIENT: Componente hardware o software che accede ad un altro, chiamato server, per ottenere un servizio (es. un computer che richiede informazioni presenti su un altro computer).
COOKIE: File contenente informazioni raccolte mentre l'utente visita un sito
web. Le informazioni sono memorizzate sul disco fisso dell'utente per essere riutilizzate alla successiva connessione a quel sito.
COPYRIGHT: Insieme di diritti esclusivi che regolano l'uso di una forma originale di espressione creativa originale ("opere dell'ingegno"). Nella maggior parte dei casi, questi diritti sono di durata limitata.
CRIMEWARE: Modalità di furto dell'identità elettronica legata alla diffusione presso le postazioni degli utenti di home banking di specifiche tipologie di virus informatico.
CRITTOGRAFIA: Sistema di mascheramento delle informazioni riservate affinchè non possano essere visibili ad eventuali aggressori. Utilizzato soprattutto prima della trasmissione su Internet di dati sensibili (es. il numero della carta di credito), ma è possibile crittografare anche informazioni memorizzate sul nostro computer.
DIRITTO D'AUTORE: Diritto riconosciuto dall'ordinamento dello Stato a colui che abbia realizzato un'opera dell'ingegno a carattere creativo
DOWNLOAD: Operazione di copia sul proprio computer di file presenti su qualche altro computer della rete Internet. Possono essere scaricati programmi, immagini, musica, video, libri elettronici.
E-COMMERCE: Il termine e-commerce si riferisce all’uso di Internet per condurre e portare a termine transazioni tra un’azienda e i suoi clienti, oppure tra due aziende.
E-MAIL: Posta elettronica. Il più “antico” sistema di comunicazione elettronica. Permette di mandare un messaggio in pochi secondi a un destinatario (o anche ad un gruppo di destinatari) senza che quest’ultimo sia collegato in quel momento. La prima casella di posta elettronica viene fornita dal provider, ma se ne possono aggiungere altre collegandosi ai molti siti che forniscono gratuitamente questo servizio. È possibile accedere alla propria casella o attraverso il browser, collegandosi al sito presso il quale abbiamo creato la casella, o attraverso un programma apposito (es. Outlook Express).
FILE SHARING: Condivisione di file attraverso una rete di computer.
FIREWALL: Letteralmente "muro taglia-fuoco". Sistema di protezione hardware o software che permette di controllare le trasmissioni in entrata e uscita dal nostro computer che possono avvenire a nostra insaputa.
FORUM: Area di discussione, all’interno di un sito, su argomenti di interesse comune. La comunicazione avviene in maniera asincrona.
FREEWARE: Software distribuito gratuitamente.
FTP (File Transfer Protocol): Protocollo per il trasferimento di file in Internet
HACKER: Pirata informatico che penetra, per sfida, dentro reti o computer di altri forzando i sistemi di protezione, scoprendo eventuali password o "buchi" del sistema operativo.
HARD DISK: Unità di memoria di massa che costituisce il principale archivio per il
sistema operativo, il software e i dati di un computer. Ogni computer ha un disco rigido al suo interno e il sistema operativo Windows assegna al disco rigido interno la lettera identificativa C.
HARDWARE: È l’insieme di apparecchi che vanno a costituire un computer.
HOME PAGE: È la pagina di partenza di un sito Internet.
HTML (Hyper Text Mark-up Language): Linguaggio utilizzato nella costruzione delle pagine web e dei vari collegamenti ipertestuali
HTTP (Hyper Text Transfer Protocol): Protocollo utilizzato per il trasferimento delle pagine web.
HTTPS (Hyper Text Transport Protocol Secure): Protocollo per l’accesso a server web sicuri.
IMAP: Protocollo per accedere alla lettura delle email direttamente sul server senza che queste vengano scaricate sul proprio computer. In questo modo l’utente può decidere autonomamente quali e-mail scaricare, visualizzandone il mittente, l’oggetto e altre caratteristiche.
INDIRIZZO IP: Indirizzo numerico che identifica i PC connessi alla rete.
INTERNET EXPLORER: Browser creato da Microsoft ed utilizzato nei sistemi Windows.
IPERTESTO: Testo consultabile non solo in modo sequenziale, ma anche seguendo dei collegamenti (link) predisposti. Normalmente comprende informazioni multimediali. È il meccanismo di consultazione alla base del web, ma oggi viene largamente utilizzato anche in altri ambiti.
LINK: Collegamento tra diverse pagine web, può essere costituito da immagini o testo.
MAILING LIST: Gruppo di discussione su argomenti di interesse comune, che agisce inviando messaggi di posta elettronica a tutti i membri di una lista.
MALWARE: Abbreviazione di malicious software, ovvero software creato intenzionalmente per danneggiare un sistema informatico.
MESSAGGISTICA ISTANTANEA: Sistema di comunicazione che permette di comunicare in modalità testuale messaggi brevi in modo sincrono. A differenza delle chat ,generalmente, gli interlocutori sono conosciuti. I più diffusi programmi sono MSN Messenger, ICQ, Yahoo Messenger.
MICROSOFT: Famosa società statunitense che sviluppa
software per computer. Fondata nel 1977 da Bill Gates e Paul Allen, ha sviluppato i sistemi operativi MS-DOS e WINDOWS.
MODEM: Dispositivo che permette il collegamento di un computer (o di una rete locale) a Internet.
MOTORE DI RICERCA: Programma raggiungibile attraverso la rete e in grado di consentire la ricerca di informazioni mediante l’inserimento di una o più parole chiave o, in alternativa, per argomento. I più diffusi sono Google e Yahoo.
MULTIMEDIA: File che contiene testo, immagini, musica e video.
NAPSTER: Primo grande servizio di file sharing. Creato nel 2000, ebbe un enorme impatto nel mondo di Internet. A seguito di alterne vicende, venne chiuso due anni dopo.
NETIQUETTE: Si tratta di una serie di norme comportamentali da osservare quando si utilizzano i servizi su Internet al fine di non disturbare o arrecare fastidio agli altri utenti.
NEWSGROUP: Gruppo di discussione. È una specie di bacheca elettronica che utilizza la rete Usenet per permettere di scambiarsi informazioni su un argomento di interesse comune. Per accedere occorrono programmi adatti (newsreader), ad es. Outlook Express.
NEWSLETTER: Notiziario diffuso (di norma gratuitamente) attraverso la posta elettronica.
OPEN SOURCE: Software del quale viene distribuito, gratuitamente o dietro pagamento di una licenza, il codice sorgente, in modo che sia possibile modificare tale codice. Il principio su cui si basa è la libera circolazione delle idee.
P2P (Peer To Peer): Rete di computer “alla pari”, in cui i ruoli di client e server sono interscambiabili. Es. le reti che effettuano il file-sharing.
PASSWORD: Sequenza di caratteri segreti richiesti per accedere alle informazioni.
PHARMING: Manipolazione della risoluzione dei nomi tramite DNS e comunicazione locale (ad es. Hosts-file) con l’obiettivo di dirottare l’utente su un server falsificato e di accedere in tal modo a dati confidenziali (dati di login).
PHISHING: Tentativi di carpire i dati personali di un utente attraverso la posta elettronica o il web.
POISONING:
POP3: Protocollo per la ricezione corretta della posta elettronica
POP-UP: Strumento di segnalazione asincrono che viene presentato all'utente durante l'apertura di pagine Web sotto forma di "finestra". È generalmente utilizzato per comunicazioni di tipo pubblicitario o altro contenuto di tipo informativo.
PROTOCOLLO: Insieme di regole che consentono uno scambio corretto di informazioni attraverso la rete. In Internet vengono utilizzati protocolli diversi a seconda del tipo di informazione che deve essere trasmessa e della funzione che ha il protocollo. I principali protocolli utilizzati sono TCP, IP, HTTP, POP3, SMTP, FTP PROVIDER (Internet Service Provider – ISP): Fornitore di servizi Internet. E’ una società che consente, attraverso i suoi dispositivi, il collegamento a Internet. Normalmente fornisce anche una o più caselle di posta elettronica e una certa quantità di spazio web.
PROVIDER: (Internet Service Provider - ISP): Fornitore di servizi Internet. È una società che consente, attraverso i suoi dispositivi, il collegamento a Internet. Normalmente fornisce anche una o più caselle di posta elettronica e una certa quantità di spazio web.
RETE: Insieme di computer e dispositivi connessi fra loro in modo da consentire la comunicazione tra utenti collegati e la condivisione di file e altre risorse.
RETE GEOGRAFICA: Anche detta WAN (Wide Area Network). Rete estesa sul territorio. Internet è una rete geografica.
RETE LOCALE: Anche detta LAN (Local Area Network). Rete di dimensioni limitate (ufficio, palazzo, appartamento).
ROOTKIT: Malware che si installa nel sistema operativo e che permette all’aggressore di avere un completo controllo del computer.
ROUTER: Dispositivo hardware in grado di gestire l'instradamento tra due reti collegate ad Internet.
SERVER: Componente hardware o software che fornisce servizi ad altri componenti, chiamati client, collegati in rete.
SHAREWARE: Software distribuito gratuitamente per un periodo di tempo limitato (in prova) dopo il quale si disattiva automaticamente, a meno che non venga fatta la registrazione dietro il pagamento della licenza d’uso.
SISTEMA OPERATIVO: Insieme di programmi di base che consento l’utilizzo di tutte le risorse hardware e software del computer (es. Windows, Linux).
SITO WEB: Insieme di pagine collegate tra di loro attraverso dei link accessibili da un indirizzo Internet e contenenti informazioni di vario tipo. Un sito può essere costituito anche da una sola pagina.
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol): Protocollo per il corretto invio della posta elettronica.
SOFTWARE: È un programma o una serie di comandi da far eseguire al computer.
SPAM: Posta spazzatura, non sollecitata che in genere intasa la casella di posta elettronica e può servire come veicolo per il phishing.
SPOOFING: Versione falsa di qualcosa che esiste veramente (es. il sito web di una banca) per carpire informazioni riservate.
SPYWARE: Programma che, senza adeguato avviso, controlla le nostre attività on line e acquisisce nostre informazioni personali.
TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol): Coppia di protocolli alla base di tutte le trasmissioni in Internet.
TROJAN: Virus mascherato all'interno di un'applicazione apparentemente inoffensivo. I Trojan vengono erroneamente considerati worm ma, a differenza di essi, non sono in grado di autoreplicarsi.
UPLOAD: Operazione di caricare su un computer in rete e mettere a disposizione degli altri i propri file (per esempio delle pagine web create da noi).
URI: Acronimo inglese di "Uniform Resource Identifier". È un identificatore generico che consente l'individuazione di una qualsiasi risorsa.
URL (Uniforme Resource Locator): Indirizzo usato per identificare la posizione di una pagina HTML o di un file su Internet (es:
www.caspur.it).
USERNAME: Identificativo di un utente di un sistema informatico.
VIRTUALE: Virtuale è tutto ciò che, pur non essendo reale e concreto, ha tutte le condizioni potenziali per esserlo.
VIRUS e WORM: Sono programmi o codici che si replicano sui file con cui vengono in contatto. Si attivano in molte maniere e si diffondono soprattutto attraverso la posta elettronica. Possono semplicemente replicarsi o danneggiare i file presenti sul nostro computer, creare back door (botole per l’accesso non autorizzato di eventuali aggressori) o addirittura causare il blocco totale del sistema.
VOIP (Voice Over IP): Sistema per la comunicazione vocale (e anche delle immagini) attraverso Internet. È possibile comunicare gratuitamente tra due computer che abbiano installato lo stesso programma. A pagamento è possibile telefonare anche a numeri tradizionali. Esistono telefoni particolari che permettono di utilizzare questo servizio senza avere un computer.
WEBCAM: Piccola telecamera, destinata a trasmettere immagini in streaming via Internet, ma anche in grado di fare fotografie a bassa risoluzione.
WI-FI (Wireless Fidelity): Nato come standard per il collegamento senza fili (wireless) di reti locali, attualmente si sta diffondendo sempre più perché permette, attraverso dei punti di accesso (access point) il collegamento ad Internet in alberghi, aeroporti e in tutti i posti dove è difficile avere una connessione via cavo.
WIKIPEDIA: La più grande enciclopedia on line creata in modo collaborativo attraverso la tecnologia wiki. VOIP (Voice Over IP): Sistema per la comunicazione della voce (e anche delle immagini) attraverso Internet. È possibile comunicare gratuitamente tra due computer che abbiano installato lo stesso programma. A pagamento è inoltre possibile telefonare anche a numeri tradizionali. Esistono anche dei telefoni particolari che permettono di utilizzare questo servizio senza avere un computer.
WinMX:
Programma P2P per il file sharing creato nel 2001. WORL WIDE WEB: Lett. "ragnatela di dimensioni mondiali". Indica un immenso ipertesto multimediale costituito da un insieme di pagine che possono essere memorizzate in computer sparsi in tutto il mondo. Inizialmente nato per permettere agli scienziati di mettere in comune in modo semplice e veloce i risultati delle loro ricerche, è diventato un “pozzo inesauribile di informazioni” nonché un mezzo per svolgere molte attività da casa o dall' ufficio.

giovedì 22 gennaio 2009

Cracovia, 1961



Senza nessuna ragione qualcosa si rompe in me

e mi chiude la gola

Senza nessuna ragione sobbalzo ad un tratto

lasciando a mezzo lo scritto

Senza nessuna ragione nella hall di un albergo

sogno in piedi

Senza nessuna ragione l’albero sul marciapiede

mi batte in fronte

Senza nessuna ragione un lupo urla alla luna

iroso infelice affamato

Senza nessuna ragione le stelle scendono a dondolarsi

sull’altalena del giardino

Senza nessuna ragione vedo come sarò nella tomba

Senza nessuna ragione nebbia e sole nella mia testa

Senza nessuna ragione mi attacco al giorno che inizia

come se non dovesse finire mai più e ogni volta sei tu

che sali dalle acque.
Nazim Hikmet


Le cose accadono, a volte, senza una vera ragione apparente. Un detto antico recita: “Il saggio guarda la luna, lo scemo guarda il dito”. Nulla avviene per caso, senza nessuna ragione. Basta saper guardare al di là della siepe, oltre l’ovvio quotidiano; inforcare gli occhiali del saggio che puntano dritti alla luna, escludendo i dettagli. La ragione sta nelle cose stesse, nel pensiero che si strugge in esse, nel cuore che le ama avendole vissute. A guardar bene si scoprono non una ma mille ragioni che motivano la nostra esistenza. Possiamo finalmente sapere, ad esempio, la ragione perché certe notti restiamo svegli troppo a lungo, prigionieri di pensieri malsani. Perché la fortuna spesso sorride ai malvagi, mentre se ne vanno sempre i migliori. Perché lottiamo una vita per un ideale che abbiamo sempre saputo inarrivabile. Perché certuni, pur sommersi da mille disagi, lottano e alla fine sono felici; mentre altri fanno un cattivo uso della loro fortuna. Perché basta una rosa a regalarci un sorriso di donna e quello stesso sorriso è sufficiente per far felice un bambino?

martedì 13 gennaio 2009

Mio padre.

Mio padre l’ho conosciuto da bambino e non da gesti o da parole; ma da sguardi elementari. L’ho conosciuto meglio quando era assente per lavoro e aspettavo di notte che tornasse; però non gliel’ho fatto mai capire . L’ho conosciuto meglio quando ho camminato nelle sue scarpe, sorriso tra i suoi sorrisi e fatte mie molte delle sue parole. C’era una pianta di gelsi vermigli della fanciullezza, dove potevo inerpicarmi per raccoglier frutti o semplicemente per stare penzoloni, sicuro che mi avrebbe sostenuto. Mio padre era esattamente quella pianta centenaria. E mi ricordo mio padre muratore, in certi mattini di pioggia, costretto in casa a scrutare il cielo, nella speranza che spiovesse all’improvviso e pur con l’animo in subbuglio per la giornata inoperosa; con noi fingeva ugualmente buonumore. Mio padre l’ho rincorso da fanciullo, quando desideravo un mio momento d’attenzione, confuso com’ero in mezzo ai troppi fratelli. Mio padre l’ho raggiunto ch’ero un uomo e pur se avevo un passo più veloce, gli ho sempre camminato dietro. Mio padre l’ho riscoperto quando l’ho perduto ed era una notte di novembre e lui aveva poca voglia di morire. Era come se m’avessero amputato un arto superiore: non potevo più afferrare, non potevo più abbracciare e non potevo asciugare le lacrime del mio immenso dolore. Dopo che ho steso ad asciugare la malinconia, il tempo mi ha restituito il vero volto di mio padre, dove leggo tanta simpatia, bontà da vendere e lealtà che si fa persona. A tutti quelli che l’hanno un po’ vissuto rimarrà il ricordo di una persona veramente degna.

sabato 10 gennaio 2009

La vita. 1948

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
Come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
Ma sul serio a tal punto
Che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio,
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita sulla bilancia peserà di più.
(Nazim Hikmet)

Già! il senso della vita. Le tante morti di questi giorni per guerra o per freddo, per fame o sul lavoro, sulla strada o per mano di gente di malaffare invitano a chiederci: ma diamo davvero il giusto valore alla vita o abbiamo smarrito del tutto il senso del reale? Ci affanniamo a studiare, ma teniamo costantemente collegati cuore e cervello? Il valore della vita non risiede nel fare mille conoscenze; che se poi non riusciamo a penetrarle tutte dei nostri sentimenti, la vita vale a poco. Facciamo vita da formiche per ammucchiare ricchezze senza conoscere bene la differenza fra essere ed avere, dimenticando poi che non vale tanto ciò che si ha, quanto ciò che si è. Dovremmo fare un serio lavoro su noi stessi e capire che la nostra vita vale più del mondo e che se noi non possiamo avere il mondo; possiamo invece padroneggiare noi stessi Ed è appunto nella nostra direzione che dovremmo lavorare. La vita non vale per ciò che pensiamo, ma per ciò che facciamo. Cominciamo dalle piccole cose, da quelle di ogni giorno, dalle nostre abitudini. Facciamo, ad esempio, sparire dal nostro vocabolario frasi come: “uno di questi giorni…” e facciamo oggi tutto quello che abbiamo voglia di fare. Ricordiamo che ogni giorno che viviamo è un’occasione speciale. Leggiamo di più, fermiamoci ogni tanto a guardare il paesaggio. Dedichiamo più tempo alla famiglia, agli amici e meno al lavoro. Mettiamo vestiti nuovi anche solo per andare al supermercato, se ne abbiamo voglia! non conserviamo il miglior profumo per occasioni speciali; ogni giorno è l’occasione giusta per sentirne la fragranza. Non manchiamo di dire “ti amo” a tutte le persone che ci sono care. E non permettiamo che una piccola incomprensione rovini una grande amicizia. Memorizziamo la nostra poesia preferita o la musica che ci piace di più. Non ci burliamo dei sogni degli altri. Sforziamoci di ascoltare le ragioni dell’altro e non giudichiamo mai le altre persone per quello che abbiamo sentito dire su di loro. Ricordiamo che un grande amore, così come un grande successo comporta anche un grande rischio; allora abbiamo il coraggio di prenderlo! Impariamo anche a rimanere in silenzio, a leggere più libri, a guardare meno televisione. Non interrompiamo mai qualcuno che ci sta dimostrando affetto. Facciamo come le api che succhiano il nettare dai fiori e tanto basta loro. Tante piccole abitudini concorreranno tutte insieme a cambiare noi stessi e ricordiamo che solo se riusciamo a cambiare noi stessi possiamo concorrere poi a cambiare questo mondo.

mercoledì 7 gennaio 2009

23 luglio. Mia madre.

Soverchie volte ho pensato a mia madre o almeno ho tentato, da quel luglio fatale, quando ci ha dovuto lasciare perché corrosa dal male. Ogni volta ho dovuto esorcizzare il pensiero per non essere travolto dalla sofferenza che sempre tale pensiero si portava dietro.
Ora che il tempo ha limato i ricordi, affronto con animo più sereno il pensiero di lei e non mi sento più tanto colpevole di non averle saputo palesare tutto l’amore che trattenevo dentro.
Il ricordo di lei lo accende la presenza sulla spiaggia degli anziani al seguito, immobili, sotto ombrelloni troppo stipati di oggetti e di persone che proiettano un’ombra troppo esigua per poter ritemprare persone come loro, così a lungo esposte al sole torrido della vita.
Guardo questi vecchi e il ricordo corre subito a lei , a mia madre, e me la figuro al mio fianco, sotto una distesa ombreggiata, a scambiarci quelle confidenze che non abbiamo mai avuto l’ardire di passarci. La vedo fra noi a gustarsi il mare e i bambini; sempre pronta a dare una mano in ogni faccenda, purchè non fosse davanti ai fornelli.
Mi illudo di poterle offrire una tregua ad una vita di stenti e alle troppe fatiche alle dipendenze di ben sei persone, quasi tutte di sesso maschile!
La vedo sorridere e mi gusto la scena; ma nel frattempo la vecchina dell’ombrellone accanto si è alzata e prende congedo dagli altri.Il ritorno improvviso al reale ha tarpato le ali al volatile che al mio interno già si stava librando. Allora faccio finta di nulla: rivolgo una muta orazione , ammicco a me stesso un amaro sorriso e mi concedo l’ennesimo bagno.
tratto da "Chiuso per ferie" di g.castello (1996).

Dove sta la ragione?

Un po’ di storia

- A partire dal II° millennio a.C. nacque lo Stato di Israele che durò per oltre un millennio.
- Nel 722 a.C. il Regno di Israele fu distrutto dall’invasione assira.
- Nel 530 a.C. fu ricostruito e posto sotto il protettorato prima dei Persiani e quindi dei Romani.
- Nel 66 a.C. avvenne la grande rivolta ebraica contro l’Impero Romano che provocò la massiccia espulsione degli Ebrei dalla loro patria e l’esodo volontario di molti altri (Diaspora).
- Nel 1898 Theodor Hertzel fonda a Ginevra il movimento sionistico internazionale, con lo scopo di riportare gli ebrei in Palestina che in quel momento era un tranquillissimo dominio dell’Impero Ottomano, dove la gente viveva di pastorizia e di agricoltura primitiva.
- Con la prima guerra mondiale scompare l’Impero Ottomano e l’amministrazione della Palestina viene affidata all’Inghilterra. Comincia un flusso pacifico di ebrei che comprano terreni da sceicchi locali e li coltivano, senza problemi di convivenza con le popolazioni locali.
- Alla fine della seconda guerra mondiale il flusso migratorio di ebrei sfuggiti all’olocausto non è più sostenibile per i palestinesi e iniziano i problemi veri.
- Nel 1947 l’ONU decide la spartizione della Palestina in due stati, ma i palestinesi non accettano di dividere le terre con gli ebrei immigrati e scoppiano i primi incidenti.
- Nel 1948 nasce lo stato di Israele e subito la Lega Araba dichiara guerra ed inizia la lunga serie di batoste subite dagli arabi da parte degli Israeliani. Nascono i campi profughi di Libano, Siria e Giordania con quasi due milioni di disperati, turbolenti e malvisti anche dagli stessi arabi locali, tant’è che nel settembre ’73 (settembre nero) vennero massacrati a migliaia dai giordani.
- 1956 altra guerra nel che si risolve con relativa vittoria degli Israeliani.
- 1967(guerra dei sei giorni) che richiede l’intervento dell’ONU per arrestare l’avanzata degli israeliani verso i paesi arabi limitrofi come l’Egitto. A questo punto l’ONU emette la risoluzione 242 che richiede il ritiro di Israele dai territori occupati e segna la nascita dell’OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina).
- Nel 1973 gli arabi provano (a tradimento) ad attaccare (guerra del Kippur) con risultato che poteva essere disastroso senza il solito intervento dell’ONU.
- Gli accordi di Oslo del 1992 sanciscono l’applicazione della risoluzione 242 entro 5 anni; ma fino ad oggi solo il 62% dei territori è stato realmente riconsegnato alle autorità palestinesi, manca solo la Cisgiordania. Gli Israeliani ritengono i restanti territori della striscia di Gaza strategici per la loro sicurezza.
- Il 27 dicembre 2008, dopo diversi mesi di tregua, gruppi armati palestinesi della striscia di Gaza lanciano due razzi contro il sud di Israele, esplosi presso Ashkelon e la risposta israeliana non si è fatta attendere: i bombardamenti israeliani contro strutture di Hamas a Gaza hanno fatto subito 140 vittime.
Come dimostrano i vari scontri bellici del passato tra i due popoli non c’è partita: da una parte un esercito super-equipaggiato e sponsorizzato dagli USA che farebbe paura a qualsiasi potenza moderna; dall’altra un popolo di poveracci, ostaggio di una organizzazione criminale al suo interno, finanziata da qualche stato arabo ed osteggiata da altri. Sta il fatto che ad oggi, 7 gennaio 2009, i potenti bombardieri filo-americani di Israele hanno già prodotto 635 vittime e ben 100 sono bambini; infatti solo ieri è stato colpito un edificio scolastico gremito di scolari. La comunità internazionale si dice preoccupata per l’escalation di violenza ed auspica il cessate il fuoco ed un tavolo di trattative per una tregua immediata; ma una soluzione duratura è ben difficile da trovare, confidando solo sulla ragionevolezza dei contendenti che rivendicano ciascuno le proprie ragioni. La chiave di tutto sta in un diverso atteggiamento di coloro che tifano per l’uno o per l’altro; di coloro (USA) che hanno interesse ad avere una potenza come Israele in un punto strategico per il controllo del mondo arabo; di coloro (Inglesi e Francesi)) che storicamente sono stati gli artefici di questa situazione complicatissima; di coloro che, con la storia dei veti, hanno trasformato l’ONU in una pagliacciata; di coloro, come i nostri politici che mentre impediscono ad un padre di staccare la spina delle sofferenze trentennali alla propria figlia, poi condividono le ragioni di chi sta trasformando un'azione di difesa in autentica strage. Può cambiare questa situazione? Le cose potrebbero mutare solo al patto che USA e Stati Arabi smettessero di finanziare i fautori di questa logica di morte. La domanda che poniamo: “Cui prodest?” (a chi conviene?) Probabilmente a nessuno ed è questa forse la ragione di una guerra infinita.

venerdì 2 gennaio 2009

Mosca, 1961
Le sei del mattino.
Ho aperto la porta del giorno ci sono entrato
ho assaporato
l'azzurro nuovo nelle finestre
le rughe della mia fronte di ieri
sono rimaste sullo specchio
sulla mia nuca una voce di donna
tenera peluria di pesca
e le notizie del mio paese alla radio
vorrei correre d'albero in albero
nel frutteto delle ore
verrà il tramonto, mia rosa
e al di là della notte
mi aspetterà
spero
il sapore di un nuovo azzurro.
(N. Hikmet)
Ho aperto la porta ad un..... nuovo anno! Mi piace riaprire con questa geniale lirica di Hikmet la serie delle riflessioni del blog per il nuovo anno. Siamo saturi delle banalità che ci hanno annebbiato la testa più dello spumatino di San Silvestro. Eppoi già sappiamo che molti degli auguri formali che ci hanno rivolto sono solo cazzate!
Allora? Rammentate lo spirito del bicchiere mezzo pieno? Lasciamo sullo specchio le rughe di ieri e corriamo di albero in albero ad aspettare, oltre la notte, il sapore di un nuovo azzurro!
Forza, ragazzi. Ad Majora!